Teo Ducci - brunorinaldi

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Teo Ducci

le stampe

Matricola 180.025 ad Auschwitz   

I LAGER NAZISTI "METOLODOGIA DI UN CRIMINE"    
  



Sui campi di concentramento e di sterminio nazisti molto, si è scritto , dibattuto, filmato.Ci sono prove e controprove, statistiche vere o fasulle.Ed è vero  tutto ed è  il contrario di tutto. Testimoni che giurano, oppositori che li smentiscono, storici che litigano, revisionisti imbaldanziti,superstiti e familiari dei caduti offesi.Ne le acque tendono a calmarsi. Spesso la musica va sopra le righe frastornando l’auditorio. Non credo di poter aggiungere molto su quello che già si sa. Tuttavia vorrei  tentare una mia personale interpretazione del fenomeno dei LAGER NAZISTI, strumento freddamente organizzato,con grande professionalità e competenza negli uffici di Heinric Himmler e realizzato da una struttura poliziesca di dimensioni mai viste. A che cosa servivano?A raggiungere quattro scopi interdipendenti:

Primo: intimidire l’avversario, reale o presunto che fosse,al punto di dissuaderlo da ogni tentativo di reazione,colpendo non solo lui, ma la sua famiglia, i suoi amici , i suoi conoscenti magari occasionali, vicini di casa  e di lavoro;

Secondo: tradurre la minaccia in azione, e eliminando moralmente e fisicamente una persona ridotta ad essere nessuno, un pezzo (Stück) o a sparire letteralmente dalla faccia della terra, spesso senza lasciar traccia di se,è un fastidio di meno, un problema risolto,una volta per tutte;

Terzo: dare alla manovalanza incaricata di svolgere questi compiti la coscienza che la sua opera è sacrosanta, nell’interesse del partito e del paese. Gli ordini operativi vanno eseguiti senza batter ciglio, perché cosi il Führer comanda (Führerprinzyp) e sono tutti atti di normale amministrazione, magari  benemeriti;

 Quarto: facendo tabula rasa dei soggetti ingombranti siano essi singoli individui o intere popolazioni, si può impunemente affermare, nel paese e all’estero, che “ tout va trés biem madame la marquise”. Basta avere un po’ di faccia tosta. Il consenso di un popolo plagiato e ubriacato da una propaganda dissennata martellante, che si avvale di mezzi di comunicazione insoliti ed efficaciè la migliore riprova che il metodo funziona.

 Accidenti, se ha funzionato!






 
 
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